7 dicembre 2011

E.T. l'extra-terrestre

Il 7 dicembre 1982 usciva in Italia E.T. l'extra-terrestre una pellicola che, insieme a Guerre Stellari, ha contribuito ad imporre la fantascienza e gli effetti speciali come colonna portante del cinema popolare americano. Divenne un successone al botteghino al punto da scalzare quello che all'epoca era il film che ha incassato di più nella storia del cinema: Guerre Stellari. Il progetto iniziale era molto diverso, un tantino più cattivello e più vicino allo chalet di "La Casa" piuttosto che al volo sulle scope di "Miracolo a Milano" o agli emozionanti film di Truffaut che Spielberg volle sul set di Incontri ravvicinati...
La Columbia propose a Steven Spielberg una trama intitolata "Night Skies", storia di una famiglia assediata in una casa da un gruppo di alieni malvagi ben diversi dagli innocui botanici alieni che conosciamo. In questa storia vi era una sottotrama con Buddy, l’unico alieno buono del gruppo, che fa amicizia con un bambino autistico e aiuta la famiglia a salvarsi. L'idea rimase in sospeso e riaffiorò sul set di "I predatori dell'arca perduta", in Tunisia, dove Spielberg incontrò la sceneggiatrice Melissa Mathison (all'epoca moglie di Harrison Ford) che lo aveva impressionato per il film "The Black Stallion".

Kathleen Kennedy, la produttrice associata di Spielberg, convinse la Mathison a lavorare su una nuova sceneggiatura incorporando un vecchio progetto di Spielberg: "A Boy’s Life". Il titolo passa a "E.T. and Me". Da anni Spielberg accarezzava l'idea di un film autobiografico sulla sua infanzia e sulle sue passioni di quell'epoca.

A 14 anni il regista aveva affrontato il divorzio dei genitori alimentando la sua immaginazione e la sua passione per gli alieni. Da lì vengono scene come quella in cui il Elliott si finge malato scaldando il termometro con una lampada.

Il copione dell'E.T. che conosciamo fu giudicato dalla Columbia Pictures di allora (che stava spingendo per Night Skies) come "uno stupido film della Walt Disney". Fu Sid Sheinberg, presidente della Universal, a dare la storica opportunità a Spielberg.

Il casting fu una concatenazione di scelte fortunate. La piccola Drew Barrymore ottenne il ruolo, raccontando di essere la leader di una rock band.

Altre scelte felici aiutarono il giovane regista ad entrare nell'olimpo degli dei del cinema. Il design della creatura a opera di Carlo Rambaldi e le straordinarie musiche di John Williams contribuirono al successo di questo classico del cinema hollywoodiano.

Curiosità: Spielberg decise di tagliare una scena in cui recitava Harrison Ford nel ruolo di insegnante di Elliott.

http://www.imdb.it/title/tt0083866/
http://it.wikipedia.org/wiki/E.T.
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